Elezioni RSU all’Università di Trento: lista e programma FLC-CGIL
Nei giorni scorsi la FLC CGIL ha presentato la propria lista per le elezioni RSU all’Università di Trento (14-15-16 aprile). Nella lista - due componenti uscenti più altre sette persone - sono ben rappresentate le diverse sedi e funzioni all’interno dell’Ateneo.
Le priorità individuate per i prossimi anni riguardano in primo luogo la necessità di riequilibrare e organizzare meglio il lavoro del personale, all’interno di un Ateneo che è cresciuto molto, sia in termini di numeri che di complessità, ma senza una corrispondente e proporzionale crescita del personale tecnico-amministrativo (TA) e collaboratore esperto linguistico (CEL). Occorre ridurre i sovraccarichi di lavoro grazie a nuove assunzioni e stabilizzazioni del personale precario; occorre distribuire e pianificare meglio le attività lavorative, per evitare “emergenze” poco gestibili e carichi di lavoro insostenibili. E per fare in modo che nessuno debba - nei fatti - lavorare fuori orario, nei fine settimana, durante le ferie.
Un secondo tema importante è la valorizzazione del personale che si attua anche attraverso le retribuzioni, al momento tra le più basse nel settore del pubblico impiego in Provincia di Trento. Occorre ragionare a 360 gradi su tutte le risorse disponibili e sui modi per aumentare le retribuzioni, anche per essere in grado di attrarre e trattenere competenze preziose per l’Ateneo.
La FLC CGIL rivendica inoltre trasparenza ed equità nella gestione delle risorse umane, delle opportunità di crescita professionale e degli incentivi.
Infine, ma non da ultimo, è indispensabile rafforzare rappresentanza e relazioni sindacali. A colleghe e colleghi dell’Università si chiede di partecipare massicciamente al voto e si propongono momenti di dialogo costanti con la nuova RSU. Ci si impegna a rafforzare lo scambio di informazioni e coordinamento con le altre forme di rappresentanza del personale all’interno dell’università. All’Amministrazione si chiede l’abbandono dell’unilateralismo che ha purtroppo caratterizzato alcune scelte importanti all’interno dell’Università di Trento negli ultimi anni.