Personale ATA e assistente educatore, i temi sul tavolo dell’assessore

Personale ATA e assistente educatore, i temi sul tavolo dell’assessore: sovraccarico delle segreterie scolastiche, carenza di personale, snellimento dei concorsi, assistenti educatori assunti dalla PAT insufficienti 

Comunicato stampa congiunto FLC CGIL, CISL Scuola e SATOS


Negli anni è avvenuto un progressivo trasferimento di maggiori competenze alle segreterie scolastiche, cui si sono aggiunte le procedure per l’attuazione del PNRR per le quali il Trentino, diversamente dallo Stato, non ha previsto personale integrativo. C’è una carenza consolidata di collaboratori scolastici, specie negli Istituti comprensivi con più plessi; alcuni istituti hanno organici del tutto insufficienti, per arrivare a casi limite in cui non v’è neanche un collaboratore, eppure queste figure sono centrali perché svolgono anche la sorveglianza degli studenti nelle parti comuni e la vigilanza su chi entra e esce dalla scuola. Il fabbisogno provinciale di assistenti educatori è di circa 13.500 ore, di cui solo cinquemila coperte da personale AE assunto dalla provincia: le restanti 8.500 ore sono esternalizzate a cooperative che costano meno alla provincia, ma questo perché i lavoratori sono retribuiti meno, e meno tutelati e non sono messi in condizione di dare continuità educativa. Anche la ripartizione è sbilanciata, perché circa il 90% delle ore va agli istituti comprensivi e solo il 10% agli istituti superiori nell’errata concezione che qui gli studenti con BES siano in numero molto minore. Vi sarebbe una quantità di ore extra da assegnare alle scuole per supportare i casi di inabilità riconosciuta, stabilita però ben vent’anni fa e ormai gravemente insufficiente.

Abbiamo chiesto si snelliscano le procedure di reclutamento, allineandoci a quanto avviene nel resto del Paese in cui lo Stato assume sia per gli incarichi a tempo determinato che indeterminato da graduatorie per titoli di studio e di servizio, senza alcuna prova selettiva, mentre in Trentino abbiamo visto concorsi che prevedevano fino a cinque prove; ma i concorsi spesso sono fermi, tanto che attualmente si utilizzano graduatorie del 2007 o del 2010. Per superare questa situazione proponiamo procedure più agili attraverso graduatorie valide sia per l’assunzione a tempo determinato sia a indeterminato con prove snelle, meglio ancora se solo per titoli, o il corso concorso per avere personale già formato e incardinato in un percorso d’assunzione stabile. Sempre sugli incarichi a tempo determinato, oggi le assunzioni possono riguardare solo incarichi di almeno diciotto ore settimanali ed è esclusa la possibilità di assumere altri incarichi parziali a completamento d’orario. Noi chiediamo di abbassare la soglia da diciotto a sei e consentire la stipula di più contratti.

Di centrale importanza procedere col rinnovo contrattuale 2022/2024 nel quale vanno previsti l’automatismo delle progressioni orizzontali, il riconoscimento degli anni di precariato ai fini retributivi, lo stipendio estivo per gli AE e per gli insegnanti della scuola dell’infanzia che abbiano prestato 180 giorni di servizio, ora non previsto. In una stessa ottica d’equiparazione dei diritti chiediamo pari possibilità di utilizzo dei permessi, del diritto allo studio, della tutela della maternità, del diritto alla disconnessione e alla conciliazione lavoro/famiglia.

Trento, 16 gennaio 2024