Assemblea
Provinciale
19 Novembre 2024
Partecipazione oltre ogni attesa sul tema dei salari
Massiccio il presidio sotto il Palazzo della Regione dove si riuniva il Consiglio Provinciale per avviare la discussione della legge di bilancio
L'alto grado di partecipazione all'assemblea tenutasi oggi alla Sala della Cooperazione ci consente di dire che l'obiettivo di rilanciare la questione salariale è stato centrato. Come abbiamo tenuto a precisare dall'inizio, l'obiettivo di oggi era raccogliere il personale della scuola attorno a una materia che ci riguarda tutti in ugual modo: aumenti retributivi previsti dalla PAT per il triennio che sta per chiudersi, 2022-2024, insufficienti e che non tengono in alcuna considerazione un tasso d'inflazione doppio rispetto agli aumenti.
Ci rendiamo conto che il focus era molto stretto sulla questione salariale, ma oggi per noi, come spiegavo in assemblea, è il culmine di un percorso che va avanti dal 2023 e che ci ha visto come l'unica sigla che non ha firmato per i magri aumenti proposti dalla provincia. Certo è che non ci attendevamo una partecipazione così massiccia. Sebbene infatti il nostro invito fosse inevitabilmente rivolto a tutto il personale della scuola senza distinzione, i nostri calcoli si fondavano sulla presunzione che quest'assemblea catalizzasse soprattutto l'interesse degli iscritti alla CGIL, vale a dire l'unica sigla che non ha firmato gli accordi perché li ritiene inadeguati. Una partecipazione così oltre le attese - più di 800 persone quando la sala ne conteneva massimo 500 - ci fa pensare che molte persone intervenute appartenessero anche a sigle sindacali che però hanno firmato gli accordi per gli aumenti proposti dalla PAT senza batter ciglio.
Questo, da un lato è per noi motivo di soddisfazione perché significa che abbiamo intercettato la sensibilità e dato espressione al dissenso anche di chi non è iscritto alla CGIL, di chi è iscritto ad altre sigle e non condivide la scelta del proprio sindacato di aver firmato accordi per aumenti così bassi, e di persone non sindacalizzate; dall'altro ha comportato che molte persone non siano riuscite ad entrare in sala, perché gli addetti della Sala della Cooperazione hanno applicato alla lettera le normativa in materia di sicurezza e quindi non erano ammesse persone in piedi né in sala né nel foyer.
Vorremmo fare quindi le nostre scuse a chi è rimasto fuori dalla riunione per mancanza di posti e soprattutto ai nostri iscritti, che in alcuni casi sono comunque rimasti esclusi nonostante fossero interessati in modo più diretto.
La nostra iniziativa non si ferma. Come spiegavamo poco fa al presidio in Piazza Dante l'azione continua con lo sciopero di venerdì 29 novembre, uno sciopero generale nazionale proclamato da CIGL e UIL sugli stessi temi salariali, in occasione del quale CGIL Trentino organizza un concentramento e un corteo da Via Verdi al Commissariato del Governo: una nuova occasione per rincarare la dose anche alla nostra amministrazione e mostrarci intransigenti e compatti su una questione così centrale per il lavoro e i lavoratori: l'aumento del salario prevedendo ulteriori stanziamenti in legge di bilancio.
Grazie
Raffaele Meo