Sit-in di protesta in Piazza Dante contro il disegno di legge Cia

Cgil e FLC al presidio contro il disegno di legge Cia: “Educare al rispetto delle diversità e all’inclusione non è indottrinamento”

Cgil e Flc del Trentino hanno partecipato questa mattina al sit-in di protesta in Piazza Dante contro il disegno di legge Cia sulla libertà d’insegnamento, appoggiato anche dall’assessore all’Istruzione Bisesti e dal movimento Pro-vita. E’ più un disegno di legge sulla limitazione della libertà d’insegnamento. Quella proposta mortifica nei fatti la libertà di insegnamento e l’autonomia dei collegi docenti. La scuola deve essere luogo aperto, in cui si educa al rispetto delle differenze e in cui l’insegnamento è un percorso che contribuisce alla formazione della persona e della sua libera espressione, in contrasto con tutte le forme di discriminazioni anche quelle che riguardano le identità di genere. E’ inaccettabile che si voglia, al contrario, far entrare a scuola una visione che si basa sull’esclusione, sul disconoscimento delle diversità anche quando queste riguardano la sfera sessuale. Proprio per questa ragione non c’è nessuna propaganda quando la scuola, sulla base delle scelte autonome dei consigli di classe e dei consigli di istituto, decide di affrontare in modo competente queste questioni. Inoltre, ed è grave, la proposta Cia rientra in un disegno che fa leva sugli umori elettorali dei genitori strumentalizzando la vita dei loro figli.

Crediamo, invece, che i temi legati all’affettività e i percorsi di genere debbano trovare spazio adeguato all’interno delle aule scolastiche. Educare al riconoscimento delle diversità è punto di partenza indispensabile per una cultura del rispetto reciproco, vero antidoto a discriminazione e violenza. Una visione che questa giunta e questa maggioranza ha cercato di demolire fin dall’inizio di questa legislatura con la soppressione dei percorsi all’educazione di genere nelle scuole.


9 febbraio 2023

APPROFONDIMENTO

E' stato depositato al Consiglio provinciale di Trento un disegno di legge a firma di quattro consiglieri  provinciali - Claudio Cia (Fratelli d’Italia), Luca Guglielmi (Lista Fassa), Alessia Ambrosi (Fratelli d’Italia) e Katia Rossato (Fratelli d’Italia) 

Attraverso una serie di modifiche della legge provinciale n°5 del 2006, la bozza di modifica della legge trentina stabilisce (cfr. art. 2.1) che «per garantire il diritto alla piena realizzazione della persona», siano riconosciuti principi come quello della «libertà di scelta delle famiglie anche a favore della scuola paritaria» . Inoltre, con  l’introduzione dell’articolo 18 bis, rubricato come Attività che non rientrano nel curricolo obbligatorio e attività relative a temi sensibili, si stabilisce il  principio di disciplinare ogni attività attinente «all’educazione affettiva o sessuale, alla salute riproduttiva o al genere e all’identità sessuale»; la partecipazione a tali attività è esplicitamente «facoltativa» e sottoposta a «un’informativa specifica e dettagliata inviata ai genitori dei minori o agli studenti maggiorenni almeno una settimana prima dell’inizio dell’attività» (art. 3.2). Nel caso specifico della scuola primaria e secondaria, i progetti inerenti ai temi sensibili vanno presentati ai genitori dagli stessi «soggetti attuatori, per una loro preventiva approvazione in forma scritta» (art. 3.3). Qualora il dirigente scolastico o il consiglio d’istituto rilevi «contenuti non coerenti con le indicazioni presenti nelle informative previste dal comma 3, l’eventuale associazione o altro ente proponente non è più ammesso a realizzare attività nell’istituto scolastico per almeno un triennio». Non è, in ogni caso, consentita «la realizzazione, con il coinvolgimento di studenti, di progetti o attività basati sulla prospettiva di genere, che promuovano la fluidità di genere o dell’identità sessuale, oppure che insegnino a dissociare l’identità sessuale dal sesso biologico». Agli studenti che non intendano frequentare determinati corsi, va data la possibilità di seguire un’attività didattica alternativa (cfr. art. 3.6).

Testo Disegno di Legge