CGIL del Trentino e FLC decidono per la firma del protocollo provinciale

CGIL del Trentino e FLC decidono per la firma del protocollo d'intesa per il rinnovo dei CCPL 2022/2024 del comparto pubblico 

Il 18 luglio scorso CGIL del Trentino e FLC CGIL non firmarono il protocollo politico d'intesa per il rinnovo dei CCPL del comparto pubblico 2022/2024 perché non era chiaro nel definire gli aumenti tabellari solo come un primo acconto sul rinnovo complessivo; la nostra posizione derivava in particolare dalla dichiarata indisponibilità dell'amministrazione emersa durante la contrattazione, a rivedere le percentuali di aumento retributivo anche per l’anno 2022, che nel testo  sottoscritto dalle altre sigle, appariva definitivamente chiuso. 

Di lì a poco, il 27 luglio, durante i lavori per l'Assestamento di bilancio, le dichiarazioni del Presidente Fugatti dettero sostanzialmente ragione alle nostre pretese chiarendo che il protocollo lasciava aperta la possibilità di confrontarsi successivamente per compensare eventuali scostamenti tra l'inflazione programmata e quella reale, facendo un ragionamento complessivo sull'intero triennio, compreso il 2022. L'assunzione di responsabilità del Presidente Fugatti ci ha portati a riconsiderare la nostra posizione e a decidere per la firma del protocollo, non senza una nostra nota a verbale - che riportiamo in calce - con la quale abbiamo voluto spiegare le ragioni della sottoscrizione e mettere nero su bianco nell'accordo l'impegno assunto dal presidente della Provincia di Trento.

 

Nota a verbale

Cgil del Trentino e Flc Cgil del Trentino sottoscrivono il presente protocollo ribadendo i contenuti della piattaforma unitaria sul rinnovo dei contratti dei settori pubblici provinciali trasmessa all’amministrazione provinciale in data 10 luglio 2023, comprensiva della richiesta di rendere strutturali le risorse della una tantum stanziate con la legge 4 del 2023. Ricordano al contempo che alla data del 18 luglio c.a. il protocollo risultava lacunoso sul fronte della determinazione degli aumenti tabellari fissati dallo stesso come primo acconto sul rinnovo complessivo dei contratti collettivi provinciali di lavoro dei settori Autonomie Locali, Scuola e Sanità, in particolare rispetto alla possibilità di rivedere le percentuali di aumento retributivo anche per l’anno 2022 che, nel testo sottoscritto, appariva definitivamente chiuso.
Solo le dichiarazioni del Presidente della Provincia autonoma di Trento in Consiglio provinciale il giorno 27 luglio c.a. hanno fatto chiarezza sulla natura di quell’accordo, sotto la pressione di emendamenti ed ordini del giorno presentati dalle forze politiche di minoranza che spingevano proprio a riaffermare la
natura di anticipo degli adeguamenti contrattuali.
Con quell'intervento, è stata fatta chiarezza, come da noi sempre richiesto, sul fatto che “la Giunta provinciale, nel confermare i contenuti del protocollo del 18 luglio 2023 sottoscritto con le parti sindacali e con riferimento all’anno 2022, si impegna a confrontarsi con le parti sociali circa gli effetti di eventuali differenze nell’andamento complessivo dell’indice dei prezzi al consumo tra l’inflazione
programmata e quella reale del triennio di vigenza contrattuale al fine di verificare, in una valutazione congiunta, possibili compensazioni a carico degli anni 2023 e 2024” (cit. intervento del Presidente della Provincia del 27 luglio 2023).
Alla luce del sopra riportato chiarimento arrivato, come già ribadito, solo successivamente alla firma dell’accordo, le scriventi organizzazioni sindacali quindi sottoscrivono il presente protocollo proprio per rendere pienamente esigibile l’impegno assunto dalla Giunta provinciale in sede di discussione del
disegno di legge di assestamento di bilancio 2023, affinché nelle prossime leggi di assestamento e di bilancio di previsione siano stanziate le risorse necessarie non solo a recuperare il costo della vita fino all’indice Ipca depurata dai costi dei beni energetici importati anno per anno, ma a compensare i differenziali tra inflazione programmata e quella reale registrata nel corso del triennio di vigenza
contrattuale.
A questo scopo, rispetto agli impegni assunti dalle organizzazioni sindacali, pur garantendo un confronto costruttivo con l'Amministrazione provinciale e con l'Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale nell'avvio e nella prosecuzione della stagione contrattuale, dichiarano fin da ora di essere pronte ad attuare tutte le azioni di mobilitazione, fino allo sciopero, per vedere pienamente riconosciuto e concretamente attuato quanto disposto dal protocollo e dalla presente nota a verbale, nel pieno rispetto delle libertà costituzionalmente garantite dell’organizzazione sindacale (art. 39 Cost)
e dell’esercizio del diritto di sciopero (art. 40 Cost) nell’ambito delle leggi che lo regolano.


Trento, 5 settembre 2023


Per la CGIL del Trentino
Il segretario generale
Andrea Grosselli


Per la FLC CGIL del Trentino
Il segretario generale
Raffaele Meo