Corsi per l’educazione alla parità di genere: annullati, altro che sospesi!
Data pubblicazione: Mar 12, 2019 3:33:50 PM
I corsi per l’educazione alla parità di genere negli istituti scolastici e formativi della provincia di Trento non sono più sospesi. A questo punto sono annullati. La FLC CGIL dopo ripetute richieste di chiarimento inviate al presidente della PAT, agli assessori in questione, al dirigente generale del Dipartimento istruzione e al presidente di IPRASE, ha presentato accesso civico al dirigente generale della PAT, Paolo Nicoletti che ha girato per competenza alla dirigente di Agenzia del lavoro.E dopo tutto questo tempo e ripetute richieste, finalmente è arrivata una risposta istituzionale. Le domande poste dalla FLC CGIL erano le seguenti, in sintesi: "i motivi per cui l'impiego di risorse pubbliche già stanziate e previste come impegno di spesa dalla PAT, non possano essere utilizzate a scopi formativi sottraendo all'autonomia scolastica le funzioni a cui è stata preposta" e che i risultati della verifica all'oggetto della circolare dell'assessora Stefania Segnana vengano resi noti al più presto in modo tale da dare conto dei motivi oggettivi che hanno impedito alle scuole la programmazione e l'utilizzo delle risorse stabilite".
In sostanza Agenzia del lavoro comunica che non è possibile accogliere la richiesta di accesso civico perché le richieste formulate attengono a processi decisionali di carattere politico dei quali hanno dato conto gli organi di stampa e non ad atti in possesso dell'amministrazione provinciale, che pertanto non possono essere oggetto di accesso.
In pratica è la conferma ufficiale di quanto da sempre ipotizzato e cioè che non c'è stato alcun approfondimento sui contenuti, il blocco è frutto di una decisione politica e basta. Ma, ci preme ricordare, nella circolare inviata dall’assessora Segnana alle scuole, si informava che “si ritiene necessario verificare la piena coerenza dei contenuti educativi dei percorsi con le aspettative delle famiglie rispetto ai valori che la nuova giunta intende perseguire". Se quell’approfondimento fosse stato fatto, l’assessora avrebbe trovato che quei corsi si occupavano di pari opportunità, di prevenzione alla violenza di genere e al bullismo, di considerazioni sulle differenze di genere nel mercato del lavoro. E non ci sarebbe stata ragione per non riattivarli. Ma se a marzo l’approfondimento non è ancora stato fatto, è chiaro che, visti i tempi di programmazione delle scuole, i corsi si possono considerare di fatto cancellati.
Nel frattempo la Provincia Autonoma si fa promotrice però di un confronto dal titolo ''Donne e Uomini, solo stereotipi di genere o bellezza della differenza? L’ente pubblico con ben due assessori organizza un evento scegliendo degli esperti e invita tutta la cittadinanza ad una conferenza su tematiche di“ grande attualità”, “accresciutasi a seguito delle recenti discussioni sui corsi di educazione di genere temporaneamente sospesi dalla Giunta provinciale”, “tale da rendere l’evento un’occasione assai preziosa per effettuare quei chiarimenti e approfondimenti rispetto ai quali la competenza dei relatori invitati costituisce una garanzia”.
In sintesi, da una parte la PAT affossa immotivatamente interventi nelle scuole la cui emergenza è evidente se si pensa ad alcuni fenomeni che continuano a riproporsi nella nostra società confermando ancora oggi l’esistenza di palesi evidenti disuguaglianze di genere: differente propensione e possibilità di accedere e permanere nel mercato del lavoro, diversa retribuzione a parità di lavoro, diversa partecipazione alla vita pubblica, totale disequilibrio nella suddivisione dei carichi di cura, continui episodi di violenza contro le donne da parte degli uomini. Corsi passati al vaglio da IPRASE, dal Centro Studi Interdisciplinari dell’Università di Trento, dalla Commissione provinciale pari opportunità. Corsi che con migliaia di firme raccolte nelle scorse settimane è stata chiesta la riattivazione.
Dall’altra organizza un evento pubblico in cui individua esperti senza la partecipazione e il confronto e il contraddittorio con, ad esempio, i responsabili e le educatrici dei corsi che sono stati soppressi.
Di questo e altro discuteremo nell'assemblea sindacale territoriale che la FLC CGIL ha convocato per i docenti degli istituti secondari di secondo grado di Trento il giorno 28 marzo p.v. dalle 10 fino al termine delle attività didattiche del mattino, presso l’Istituto di Istruzione “A. Rosmini” di Trento.
Invitiamo i docenti in servizio a partecipare numerosi affinché diventi un’occasione di informazione, di coinvolgimento e di confronto.
Cinzia Mazzacca