FIRMATO IL PROTOCOLLO SULLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
Data pubblicazione: Oct 29, 2015 5:21:9 PM
Il 27 ottobre 2015, si è svolto l'incontro conclusivo con l'Amministrazione provinciale e le OO.SS. della Formazione Professionale con le rispettive Segreterie Confederali.
Dopo un lungo periodo di confronto si è arrivati a firmare unitariamente il testo che trovate al link sottostante e che esponiamo nei punti principali:
mantenimento delle 612 ore annue di insegnamento;
35 ore aggiuntive di attività con gli alunni retribuite forfetariamente a € 1.000; tale quota di flessibilità, introdotta a seguito della richiesta dell'Amministrazione per esigenze del sistema, viene inserita nel Piano annuale delle attività e deliberate dal collegio docenti;
eventuale recupero dei 5 minuti con 51 ore annue, se deliberato dagli organi collegiali dell'Istituzione, con un riconoscimento forfetario di ulteriori € 600;
l'attività complessiva richiesta ai docenti per il collegio docenti e sue articolazioni e i consigli di classe, ad esclusione degli scrutini previsti dal regolamento, non dovrà superare le 80 ore annue;
ogni docente dovrà effettuare almeno 20 ore annue di aggiornamento professionale estendibili fino a 40 se richieste dall'Amministrazione; eventuali ulteriori attività formative (oltre le 40) dovranno essere concordate e accettate dal docente;
spetterà al collegio docenti deliberare in merito al piano delle attività formative per gli studenti e al suo periodo di svolgimento.
Ultimo punto, ma non certo per importanza, è l'impegno dell'Amministrazione ad integrare i contratti di servizio con l'obbligo per gli Enti Paritari di fare riferimento all'orario di servizio e alla remunerazione così come previsti nel protocollo appena sottoscritto. Così come abbiamo sempre ribadito tale punto era per noi la ragione d'essere di un eventuale accordo.
Inoltre la provincia si impegna ad allargare la pianta organica per almeno 35 nuovi posti di lavoro, permettendo così altrettante stabilizzazioni del personale.
Riteniamo la firma apposta un risultato quindi positivo non solo in un'ottica di solidarietà tra il personale della Formazione Professionale ma anche di mantenimento dell'unitarietà del sistema.
La Flc Cgil del Trentino si impegna sin d'ora, anche nella riapertura del contratto delle paritarie, a mantenere tali vincoli previsti nel protocollo, nella consapevolezza che non bisogna comunque allentare la presa sul piano politico per ottenere la modifica della Legge 5/2006.
Ci aspetta ancora un lavoro lungo e difficile per il quale abbiamo bisogno del contributo di tutti i nostri iscritti e di coloro che, condividendo il nostro modo costruttivo di lavorare, volessero darci la propria adesione.