Personale ATA e AE: misure su emergenza Coronavirus
Data pubblicazione: Mar 11, 2020 5:4:14 PM
L’impegno della FLC CGIL del Trentino a difesa del lavoro e della salute del personale ATA e AE.
Di seguito riportiamo un commento relativo alle principali novità contenute nella nota del MI del 10 marzo 2020, sul personale ATA, e nella nota del Dipartimento Istruzione e Cultura del 10 marzo 2020, sul personale ATA e AE.
Limitare gli spostamenti: è l’obiettivo primario quindi è lecito e doveroso ogni accorgimento che vada in questa direzione.
Lavoro agile: viene autorizzato al personale che ne faccia richiesta, coerentemente con i compiti previsti dal profilo.
Assistenti tecnici: sono a supporto dell’istituzione scolastica e formativa per la didattica a distanza, ma sempre nell'ambito delle regole contrattuali.
Assistenti educatori: così come ben chiarito dalla nota del Dipartimento Istruzione e Cultura del 10 marzo 2020, la presenza a scuola è limitata a eventuali necessità connesse alla didattica a distanza, al pari dei docenti. Resta inteso che attività didattiche in videoconferenza, predisposizione di materiale didattico, supporto relazionale agli studenti e alle famiglie, attività di autoformazione e programmazione possono essere svolti a distanza.
Collaboratori scolastici: considerate le mansioni svolte, una volta eseguita un’accurata pulizia dei locali dell’istituzione scolastica/formativa, e ferma restando l’esigenza di garantire l’attività essenziale, il servizio deve essere limitato alle sole prestazioni necessarie non correlate alla presenza degli studenti.
ATA e AE: riguardo all’organizzazione del lavoro, gli strumenti a cui può ricorrere il dirigente dell’istituto scolastico/formativo sono indicati nel protocollo d’intesa del 5 marzo 2020 e riguardano la flessibilità dell’orario/turnazioni, con particolare attenzione alle lavoratrici e ai lavoratori in determinate situazioni (figli piccoli, uso mezzi pubblici per chi viene da lontano, condizioni di salute).
Collaboratori scolastici e personale di segreteria: riguardo all’organizzazione del lavoro il dirigente scolastico può anche ricorrere al contingentamento dei servizi minimi previsti, individuati anche nella nota del Dipartimento Istruzione e Cultura del 10 marzo 2020.
Mancata prestazione a seguito del contingentamento del personale per l’individuazione dei servizi minimi: il personale dovrà essere considerato in servizio a tutti gli effetti (art. 1256 codice civile). Dopo un approfondimento sia con FLC CGIL nazionale sia con i nostri legali, riteniamo che unica soluzione legittima e idonea sia il richiamo all’articolo del codice civile sull’obbligazione divenuta temporaneamente impossibile che, di fatto, garantisce comunque la retribuzione quando l’assenza dal servizio si verifica per motivi non imputabili al lavoratore.
FLC CGIL non intende fare il sindacato corporativo.
Qui si tratta di applicare le norme previste per la scuola che ha una sua specificità, il che rende impossibile l’analogia con altri comparti. Da ieri ci siamo attivati in un confronto serrato con l’Amministrazione che ha avviato un ulteriore approfondimento. Proprio per questo domani, giovedì 12 marzo, le Organizzazioni sindacali sono convocate presso il Dipartimento Istruzione e Cultura per un confronto in merito all'utilizzo del personale ATA in questo periodo di sospensione delle attività didattiche. Se l'indicazione ai dirigenti scolastici è di organizzare il servizio secondo i minimi previsti, non è né il lavoratore né il datore di lavoro in grado di offrire la prestazione lavorativa. Quindi ricorre il caso del codice civile citato nella circolare ministeriale. In virtù della specificità trentina e della peculiare articolazione della formazione professionale in provincia di Trento, la FLC CGIL ritiene che queste considerazioni, per analogia, e vista la straordinarietà delle circostanze, vadano estese anche al personale ATA della formazione professionale paritaria che, in termini quantitativi, rappresenta una parte preponderante del personale ATA della formazione professionale di tutta la provincia.
Il personale, compresi i dirigenti scolastici, attendono chiarimenti. Non è il momento di abbandonarli a indicazioni confuse e di dubbia legittimità.
Sicurezza e dignità del lavoro prima di tutto.
Cinzia Mazzacca
FLC CGIL del Trentino