Protocollo d'intesa nella scuola dell'infanzia sul passaggio da part time a tempo pieno
Data pubblicazione: Dec 30, 2015 2:57:46 PM
Il protocollo d'intesa che definisce le modalità di passaggio da tempo parziale a tempo pieno è stato sottoscritto unitariamente da tutte le sigle sindacali rappresentative della scuola dell'infanzia.
Il testo, che trovate al link sottostante, riguarda prima di tutto le insegnanti assunte part time che sono già in possesso delle competenze linguistiche e che potranno ottenere il passaggio a tempo pieno su posti di lingua da gennaio 2016. L'amministrazione aprirà i termini per la presentazione delle domande nelle prossime settimane. La norma prevede anche la ripartizione per l'anno scolastico 2016-2017 sia delle quote di assunzione del personale a tempo indeterminato, tenendo conto delle diverse graduatorie, sia di quelle per il passaggio delle insegnanti a tempo pieno su posti di lingua e di sezione.
A gennaio 2016 è prevista l'assegnazione di 12 posti di lingua, metà dal concorso, metà dal passaggio a tempo pieno.
Per il 2016-2017, sui posti disponibili (dovrebbero essere una ventina), le quote sono così suddivise:
33% posti di lingua (metà passaggi a tempo pieno, metà nuove assunzioni da concorso)
33% posti di sezione (metà da graduatoria concorso 2006, metà da nuova graduatoria concorso)
33% posti di sezione per passaggio a tempo pieno.
Le parti si sono impegnate a definire entro dicembre le regole sulla mobilità, in particolare per quel che riguarda i passaggi a tempo pieno e la permanenza su posti di lingua, nonché l'individuazione dell'eventuale perdente posto.
In occasione della firma del protocollo, è stato chiesto un impegno al Presidente Rossi per quel che riguarda l'attuazione di quanto già previsto nella finanziaria provinciale l'anno scorso, la staffetta generazionale. È una modalità di lavoro che permette al personale a pochi anni dal pensionamento di richiedere il part time e di avere il versamento per intero dei contributi previdenziali, pur avendo retribuzione ridotta. Questo conseirebbe di alleggerire il peso degli ultimi anni di lavoro al personale a fine carriera e anche di rendere disponibili i posti per nuove stabilizzazioni. Ad oggi il costo della procedura è individuato nelle economie del comparto, ancora non certificate, quindi la Provincia non ha dato corso all'attuazione della norma. I sindacati hanno ottenuto l'apertura di un confronto sulla questione.