Riapertura dei contratti pubblici provinciali
Data pubblicazione: Oct 02, 2015 3:17:34 PM
Come preannunciato nei giorni scorsi, lunedì 28 settembre si è svolto l'incontro con il Presidente Rossi relativo alla riapertura della contrattazione collettiva dei dipendenti provinciali della provincia di Trento.
Vi ricordiamo che nei mesi passati la Corte Costituzionale si è espressa per ben due volte sulla illegittimità del blocco operato sui contratti dei pubblici dipendenti, a seguito di ricorsi presentati anche dalla FLC CGIL.
L'incontro ha avuto un carattere interlocutorio ed è stato fatto in preparazione della manovra finanziaria provinciale. L'amministrazione ha illustrato quale sarà la situazione del bilancio provinciale nei prossimi anni; la novità introdotta quest'anno è il pareggio di bilancio; in sintesi significa che a fine anno non si potrà più disporre di avanzi di risorse da reinvestire su altri capitoli. In aggiunta a ciò il Presidente ha evidenziato che le entrate sono in calo per via del
venir meno dei gettiti arretrati da parte dello Stato per il prossimo triennio.
In questa situazione si colloca il rinnovo dei contratti. Rossi ha affermato che comunque c'è la disponibilità ad aprire il tavolo, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e con attenzione a quanto accadrà a livello nazionale, fermo restando che, ad oggi, ancora non si è mosso nulla.
Secondo l'amministrazione occorre considerare che in Provincia, negli anni del blocco, comunque sono state erogate risorse attraverso il FOREG che, almeno in parte, hanno contribuito a salvaguardare le retribuzioni (8,4% è stato l'indice di inflazione IPCA nel triennio
2013-2015, 5,6% il recupero delle risorse con il FOREG).
La FLC CGIL, assieme alle altre sigle sindacali, ha preso atto di quanto riferito dalla controparte e ha sottolineato che la necessità è non solo quella di recuperare le retribuzioni rispetto all'indice di inflazione, ma anche quella di sbloccare per tutti i profili professionali i meccanismi (progressioni economiche/scatti) per il riconoscimento di carriera, trovare un compenso per le flessibilità già introdotte nei contratti negli ultimi anni e per gli obblighi di legge nel frattempo cresciuti. E' stata espressa inoltre perplessità rispetto al bisogno dell'amministrazione di dover attendere il quadro nazionale, fissati i vincoli del bilancio provinciale. La FLC CGIL ha ribadito inoltre la richiesta del contributo per tutto il personale del comparto per la formazione (500 euro annuali), chiarendo che, pur non essendo argomento da trattare al tavolo del contratto, la card elettronica, prevista solo per i docenti a livello nazionale, potrebbe essere un valido riconoscimento per tutto il personale a livello provinciale finalizzato all'acquisto di libri, corsi, software, hardware, ingressi a eventi culturali utili per l'aggiornamento professionale.
Il tavolo si è chiuso con l'impegno da parte della Provincia di rivedersi a fine ottobre quando avrà fatto il punto sulle risorse per il contratto che intende mettere a disposizione.