Scuola, Trento: a settembre numerose cattedre scoperte
Data pubblicazione: 30 luglio 2021
Il Covid non è l’unica incognita che pesa su un regolare avvio dell’anno scolastico. A settembre saranno ancora numerose le cattedre scoperte. In Trentino, infatti, non ci sono sufficienti insegnanti di ruolo e in alcune discipline e nel sostegno la situazione è veramente grave. La conferma è arrivata oggi nel corso di un confronto tra Provincia e sindacati sul precariato.
Piazza Dante ha proposto una soluzione parziale al problema: verranno recepite le scelte adottate a livello nazionale e dunque tutti gli insegnanti che hanno superato il concorso straordinario concluso nella primavera scorsa avranno una corsia preferenziale per andare a coprire le cattedre scoperte. Il problema però viene solo spostato, non risolto, dal momento che saranno assunzioni a tempo determinato. “La Provincia oggi ha fatto un passo in avanti apprezzabile - commenta FLC CGIL con la segretaria Cinzia Mazzacca e il funzionario Giorgio Nicoletti - ma il problema andava risolto a monte prevedendo un maggior numero di posti a concorso. L’Assessorato ha scelto di sottostimare il bisogno di insegnanti e anche il prossimo sarà un anno con forte presenza di docenti precari, il che vuol dire non poter assicurare continuità didattica. Ne va della qualità dell’insegnamento”.
Il problema è particolarmente grave nel sostegno: solo alle scuole medie le cattedre che sono scoperte sono 42. “Purtroppo ne fanno le spese gli studenti più fragili, quelli per i quali continuità della relazione e dell’insegnamento sono fondamentali per conseguire passi in avanti”, commentano con amarezza.
Il paradosso è che nel sostegno ci sono docenti specializzati che non possono essere assunti a tempo indeterminato perché non esiste attualmente un canale di reclutamento.
Cattedre scoperte ce ne sono tante anche per le lingue, inglese e tedesco alle scuole elementari; italiano e matematica alle scuole medie, biologia e materie tecniche come informatica, elettronica e meccanica alle superiori. “Alla luce di questa situazione abbiamo chiesto alla Provincia di attivare canali di reclutamento straordinari sia per il sostegno sia per le discipline come si è scelto di fare a livello nazionale. L’Autonomia consente di farlo. Serve la volontà”, concludono.