Scuola, Trento: potenziare gli organici e ridurre i gruppi classe
Data pubblicazione: 4 agosto 2021
Il nuovo anno scolastico non si sarà lasciato alle spalle l’emergenza sanitaria. Questa è una certezza già adesso ed è per questa ragione che oggi pomeriggio, nel corso del confronto con l’assessore Bisesti e il dirigente del Dipartimento Istruzione, Claudio Ceccato, FLC ha ribadito tutte le proprie perplessità sul tornare a settembre all’organizzazione pre-Covid. “Già oggi è chiaro che non sarà un rientro alla normalità. E l’idea di prefigurare quattro scenari diversi con più tipologie di organizzazione può apparire la misura più flessibile, ma rischia di essere la meno adeguata”. La strada, al contrario, secondo il sindacato è quella di investire nel potenziamento degli organici di docenti e personale di supporto per assicurare gruppi classe più contenuti numericamente e per garantire un adeguato controllo del rispetto di tutte le misure di prevenzione dal contagio.
L’ipotesi dell’organico d’emergenza, così come immaginato da Piazza Dante, non convince il sindacato. “Riteniamo impensabile intervenire rimodulando l’organico in corso d’anno a seconda della situazione epidemiologica. Per poter garantire un avvio in sicurezza dell’anno scolastico e perché sia assicurata la possibilità di un rientro a scuola in presenza è indispensabile prevedere un potenziamento dell’organico del personale docente per riconfigurare i gruppi classe e ridurre il numero di studenti per classe”.
La FLC chiede un’attenzione particolare almeno per i primi e gli ultimi anni di ogni ciclo e per la formazione professionale che presenta un numero di studenti maggiore per classe e un numero di studenti con DSA più elevato. “In questi contesti di maggiore criticità va assicurata la massima attenzione anche in termini di numero di docenti per classe”.
Allo stesso tempo si è ribadito che va previsto l’organico aggiuntivo di collaboratori scolastici avuto nell’anno scolastico in corso, “personale che ha garantito, e dovrà continuare a farlo nel prossimo anno scolastico, la pulizia e sanificazione dei locali della scuola”.
È evidente che l’adozione di queste misure impone scelte significative in termini di risorse. “Se vogliamo veramente la scuola in presenza, non solo a parole, dobbiamo essere disposti ad investire per assicurare la sicurezza massima di personale e studenti”.
Si pone in questa direzione anche la richiesta di potenziare il personale d’appoggio, la previsione di test diagnostici diffuso e screening preliminari. “Non è sufficiente invitare alla vaccinazione, tema che per noi resta importante e centrale, ma bisogna investire per assicurare una ripartenza in sicurezza in presenza e duratura”. L’assessore nell’incontro ha fatto una parziale apertura alle richieste sindacali impegnandosi ad aumentare da 100 a 120 le unità aggiuntive di personale scolastico ma solo fino a dicembre 2021. Di queste, 70 andranno a potenziare il personale docente e 50 il personale ATA provinciale. Saranno le scuole a distribuire l’organico potenziato secondo criteri oggettivi deliberati dalla giunta provinciale. La FLC ha ribadito, al termine dell’incontro, la necessità di un maggior investimento sulla scuola per garantire la continuità della didattica in presenza e per il riconoscimento delle attività svolte dal personale che, abbiamo ricordato, non vedrà il rinnovo del contratto collettivo che scadrà a dicembre di quest’anno.