È davvero questa la premialità dei docenti della scuola a carattere statale? Tanto rumore per nulla...

Data pubblicazione: Sep 01, 2017 11:15:56 AM

Abbiamo

ricevuto dall’Amministrazione qualche settimana fa, a ridosso del ponte di ferragosto, una bozza di Linee Guida per La valorizzazione del merito del personale docente nella Provincia Autonoma di Trento. Si tratta della declinazione dei criteri per l’assegnazione ai docenti, a mo’ di premio produttività, di una quota salariale aggiuntiva coperta finanziariamente dai 2 milioni di euro stanziati per il prossimo anno scolastico per tutte le scuole a carattere statale dell’istruzione trentina. Da queste linee guida, elaborate dal Comitato provinciale di Valutazione in osservanza dell’art. 87bis dell’attuale legge provinciale sulla scuola, ci saremmo aspettati un vero e proprio slancio verso la costituzione di una cultura della premialità all’interno della comunità educante. E, invece, tale salto di qualità, in grado di coinvolgere trasversalmente il mondo della conoscenza, non si è verificato, dato che i dirigenti si vedono lasciati a sé stessi nell’individuazione dei destinatari dell’extra bonus. Come FLC CGIL ci dissociamo da questa scelta perché pensiamo che non sia possibile demandare a una figura monocratica il compito di valorizzare la professionalità docente, ben lungi da qualunque dimensione sinergica, democratica e condivisa.

A tal proposito, rivendicheremo il tempo necessario per formulare le opportune osservazioni perché sia restituito diritto di parola e di espressione agli organi interni della scuola, rappresentativi del personale docente, dal collegio docenti alle commissioni, al comitato costituito per la valutazione dei docenti in anno di prova. La valutazione della professionalità docente è complessa e occorre chiarezza di criteri e strumenti, trasparenza e condivisione.

A tali temi scottanti abbiamo scelto di dedicare un pomeriggio di  riflessione, venerdì 8 settembre presso i nostri Uffici, rivolto ai delegati sindacali e agli iscritti sensibili alla tematica, poiché la premialità del mondo della conoscenza ci sta particolarmente a cuore e non fondarsi su elementi soggettivi con il rischio di ottenere risultati diversi da quelli enunciati.